
Il sacchetto del pane interamente in carta
Quando la sensibilità ambientale dell’impresa si incontra con la richiesta che arriva da una petizione popolare su Change.org forte di oltre 83.000 adesioni.
Già in sostituzione i “vecchi” sacchetti poliaccoppiati (carta e finestrella in polipropilene o in PLA-bioplastica) per arrivare a regime entro i primi mesi del 2020. “Significa sostituire oltre 30 milioni di sacchetti ed è questa la strada da seguire anche per altre tipologie analoghe”.

All’inizio era un sacchetto poliaccoppiato che univa alla carta una finestrella in plastica (Polipropilene) o in Pla (Bioplastica). Il che nel primo caso significa per il consumatore provvedere, in virtù di una certificazione richiesta e ottenuta da Coop, a smaltirlo nella carta (sono i tecnici a provvedere nella fase successiva nell’impianto a opportuna separazione), mentre nel caso del Pla indirizzarlo nell’organico se sporco.
In entrambi i casi un passo avanti per sfuggire all’indifferenziato, ma non ancora una soluzione ottimale.
Stiamo parlando del sacchetto del pane presente nella rete vendita Coop per la vendita a self service o preincartato, oltre 30 milioni di sacchetti che riportano in confezione come tutti i prodotti a marchio Coop l’apposita e volontaria indicazione grafica sul loro corretto smaltimento.
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